venerdì 13 marzo 2009

Ragazzi e ragazze ormai sono due anni che alla stazione di rifredi vedo un povero ragazzo che chiede elemosina suonando una chitarra... Mi dispiace riferirmi proprio a lui, visto che suona pure bene, ma mi chiedo: invece di stare lì non potrebbe andare a cercare lavoro in qualche fabbrica, ristorante, ecc... ??? E come lui molti altri che chiedono l'elemosina vicino ai semafori, davanti alle chiese... capisco che oggi non è facile cercare lavoro ma tentar non nuoce!

5 commenti:

  1. eh sì! io direi di creare un ufficio di collocamento tramite questo blog affinchè tutti possano scegliere un posto di lavoro tra le miriadi a disposizione, anzi prendiamo un cappello gigantesco e tutti estraiamo un foglio dove c'è scritto un lavoro! va bene come primo commento è decisamente troppo denigratorio ma non ho resistito.... puoi sempre vendicarti commentando i miei interminabili interventi inutili anche se questo comporterà l'onere di leggerli!

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  2. Ecco, appunto. Guarda, quando ho letto "povero ragazzo" stavo per mandarti affanculo, ma poi ti sei ripresa.

    Invece di chiedere l'elemosina, perché non si va a cercare un lavoro?

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  3. si sono d'accordo...un lavoro si trova sempre per quanto possa essere umile e faticoso, ma è pur sempre un lavoro ed è meglio di stare a chiedere l'elemosina!

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  4. concordo con tutti... nonostante che con le sue schitarrate mi metta allegria, credo che debba andare a lavorare... il lavoro c'è per tutti, basta cercarlo ed avere tanto spirito di sacrificio! non dico che deve andare a fare il direttore di una banca, ma di lavori più "normali" ce ne sono veramente tanti...

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  5. Ciao! in questo periodo parlare di immigrati/senzatetto/ minoranze etniche/poveri ecc. è molto difficile, e quasi coraggioso!
    Infatti non ti dico come la penso perché ci sono delle categorie troppo restrittive in questo momento per cui se dicessi "povero ragazzo" sarei un BUONISTA se invece lo esortassi ad andare a lavorare mi darebbero del LEGHISTA-RAZZISTA (non ricordo la differenza).

    Quindi auspico soltanto che ciascuno possa migliorare la propria condizione in maniera tale da costruire una vita che somigli almeno a quella che si è sognata. Senza ledere la libertà e dignità altrui, ovviamente.

    Detto questo ti invito a fare un giro dalle "mie parti" su http://cittadiffusa.blogspot.com
    in maniera tale da percorrere insieme questa esperienza della blogoclasse (che dio ce la mandi buona!!)

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